III Duchess of Cantershire

Kelly Cavendish

Informativa sulla Privacy      Informativa sui Cookie       Informativa Legale

Sentimenti

2025-04-23 12:25

Kelly Cavendish

Riflessioni,

A volte penso di essere andata avanti, di aver superato ogni cima che il sentimentalismo ha posto davanti alla mia strada. Non mi guardo spesso indietro. Forse per paura? Forse per vergogna? Per paura che potessi agire diversamente, che avrei potuto fare di meglio, che le risposte che cercavo - che ciò che volevo - erano lì, cristalline… ma, nella mia cecità umana, io non le abbia viste. Oppure per vergogna: quale risultato dei miei fallimenti, dell’aver perso qualcosa che mi rendeva più viva, vera, e meno “macchinosa”.




In quella che molte persone definiscono maturazione, o crescita, sento di aver perso una parte di me — una parte sentimentale, di dolcezza genuina — che è stata erosa col tempo. Quante parole gentili e d’affetto spendevo, una volta… Tanti ragionamenti e valutazioni mi accingo ad operare ora. E, più cresco, più sento questa dicotomia gravare sul mio cuore, sull’espressione dei miei sentimenti. Come se questa mia poesia avesse perso di magia, e i sentimenti che ho dentro si fossero poi spenti col tempo.




Non so esprimere la natura di questa mia “freddezza”. Non si tratta di apatia, di privazione o di incapacità: ho sempre vissuto di momenti, perché è tutto quello che abbiamo — brevi attimi di vere emozioni. Chi pensa di vivere lunghi periodi di felicità, non penso sappia dove risieda veramente la felicità, o cosa sia davvero. Ciò che è effimero e breve ha sempre più valore. Un sentimento protratto nel tempo perde di naturalezza, se rimane statico.




Anche ora, in una delle mie solite, intime confessioni — seppur sento di aver fatto chiarezza con me stessa — non ho sgravato questa pesantezza che avverto nella mia anima. Forse piangiamo sempre per le stesse cose, che siano state vinte o meno… Ma, in ogni caso, sento questa mano ferma, dentro al cuore, che mi stinge forte e mi causa sofferenza.




In questo momento, non saprei dove cercare conforto: se nel mio passato o nel mio futuro, perché non so dove riesca a vedere più espressività sentimentale. Ho lavorato tutta la mia vita per diventare l’espressione del tipo di persona che volevo essere. Non penso di aver fallito in questo, ma forse non ho tenuto in considerazione quanto amore volessi dare.




Ho amato sempre tanto — tanto da poter arrogantemente dire che nessuno mi ha mai amata come amo io. Sebbene questa disparità sentimentale non sia mai stata un problema, dato che ne avevo coscienza, ha comunque causato in me questa rottura: una specie di riluttanza. Ed è la natura del mio preludio alla disillusione sentimentale.




Tutto ciò che vorrei è un abbraccio sincero dell’anima, tale da poter svincolarmi delle prigioni sentimentali in cui mi sono sigillata, e di cui sono divenuta io stessa il mio carceriere.



III Duchess of Cantershire

Informativa sulla PrivacyInformativa sui CookieInformativa Legale