«A volte, per sopravvivere, devi sopprimere quella parte di te. Quella che ti piace di più… quella più umana.»
«E se non fosse questo ciò che voglio?»
«Oh mia cara, per sopravvivere devi diventare bestia, non umana. Cosa mai ti potrà dare l’umanità di così prezioso? Quando è per essa che stai morendo? Le persone si struggono tutta la vita per qualcosa che, alla fine, viene loro tolto. Ma ciò che è bestia sopravvive a ogni inverno. Non hai bisogno di un lato umano. Devi diventare bestia, se vuoi sopravvivere. Non è forse questo ciò che vuoi?»
«Vorrei sopravvivere senza tramutarmi in bestia… questo voglio.»
«Non c’è evoluzione se non cambi te stessa, e nel cambiare perdiamo tutti qualcosa. Ciò che rimane fermo, immutabile, s’appresta all’esser calpestato, al morire. Sii il silente cambiamento che vuoi vedere. La rivoluzione che vuoi condurre. Una bestia non chiede permesso al bosco, alla terra o ad altre bestie più piccole, dove può tracciare il suo territorio. Lo fa e basta, e sbrana chi l’oltrepassa. Questo devi divenire.»
«Ma come posso divenire bestia, qualcosa di selvaggio, e restare in un mondo civilizzato? Io non so… questa bestia che vuoi farmi diventare. Non voglio perdere ciò che ho imparato dal mondo…»
«Chi vuole scendere nella tana del lupo deve poi essere pronto a farsi mordere. Non calpestare un sentiero senza pensare alle avversità a cui ti condurrà. Una bestia questo lo sa, annusa, corre i propri rischi sulla base delle sue abilità. Devi padroneggiare l’arte del conoscere te stessa, se vuoi predare e non diventare preda. Ci sono così tante cose che l’esser bestia ti può insegnare, ma, per apprenderle, devi sopprimere ciò che ti rende debole: l’amore, l’empatia, l’appagamento materiale. Tu sai di cosa sto parlando. Ciò che è bestia si priva del superfluo per vivere dell’essenziale, del vero e della vita.»
«Forse le tue parole hanno senso per te, che sei bestia, ma, nella fragilità dell’umanità, io vedo la vera forza dell’uomo: la sua empatia, il suo amore, sono la loro forza e la sua sopravvivenza. Sicuramente è un mondo corrotto, con i suoi tanti difetti, ma ciò non lo rende forse reale? Vero? Tu dici che la forza di ciò che è bestia sta nell’essenziale, ma, per chi è umano, è questo l’essenziale.»
«L’umano ha dimenticato da tempo che cos’è l’essenziale. Si crogiola nei piaceri effimeri, nell’immediatezza, non pazienta, non vive, ma esiste in modi dissoluti… Tu pensi che una bestia si arrenda perché non guada la preda alla prima caccia? No, non si arrende. Pazienta, segue il suo istinto, si placa e s’affama, e, quando raggiunge nuove circostanze, la divora. Esser bestia ti può insegnare la pazienza: ciò che non arriva subito, arriverà perseverando. Esser bestia è la tua liberazione. Se indugi, la via della bestia ti sopprimerà; se perseveri, ti renderà libera. Se è la libertà che cerchi, muori qui, oggi. Vieni via con me. Diventa bestia. E non guardarti indietro.»
«Allora verrò via con te, senza guardarmi indietro, senza il calore di ciò che ho amato, vissuto e appreso. E in questa tua bestia mi trasformerò.»