Ho forse cercato di navigare controcorrente, contro i miei stessi pensieri. Come mai abbiamo così tanta paura di guardarci dentro? Per paura di trovare che cosa? E non lo so se dopo tutto posso dirmi di essere felice. E non lo so se dopo tutto posso dire di amare la vita. Io no, non lo so, qualsiasi cosa sia, non lo so. È un viaggio caotico, e non capisco le volontà delle persone che incontro, e non capisco dove posso fermarmi e quando posso eccedere. Non capisco, c’è troppa confusione nei miei pensieri e nelle mie azioni, in questi risultati che mi spingono su per poi buttarmi giù, giù, giù. E non lo so quando ho smesso di non avere pensieri per la mente. E non lo so perché non riesco a trovare qualcosa di vero al mondo. Io no, non lo so, qualsiasi cosa sia, non lo so. Forse sono io. Queste oscurità mi spingono ad agire, a repellere ogni cosa, per paura, per disperazione. Ma cosa posso fare se amo vivere nel buio tanto quanto lo odio? È nel vuoto che posso riempire tutto coi miei sogni. E non lo so se ho agito bene, o se ho distrutto ogni cosa che abbia mai sfiorato. E non lo so se posso dire qualcosa di positivo. Io no, non lo so, qualsiasi cosa sia, non lo so. Io non lo so come mai sono felice nella mia sofferenza, bruciando la mia pelle coi miei pensieri. Ho attirato ogni sorta di malinconia su di me solo per poterla sconfiggere ed essere felice, ma comunque non lo sono. Vivo mille vite e non ne vivo nessuna, mi sento così fuori dal mondo. E non lo so il segreto di questa vita, il disincanto che si posa sui miei occhi e mi spinge a vedere tutto grigio, il silenzio e il vociare fragoroso. E non lo so. Io… io proprio non lo so, cosa vorrei dire per infrangere questo astio, questo mio essere così infelice.