III Duchess of Cantershire

Kelly Cavendish

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Anima misera

2025-05-15 21:27

Kelly Cavendish

Racconti Brevi,

Così la nube del disfattismo era calata, ancora una volta, sui suoi occhi – proprio com’era iniziata, era anche finita – nel silenzio, nel nulla. Si chiedeva quando poteva avere una conclusione felice in qualcosa, ma forse il lieto fine non era una cosa che si poteva confare a tutti. Certi fati sono riservati solo per temprare la forza di guerrieri sopiti, che possono sopravvivere grazie alla purezza del proprio cuore. A volte pensava che forse sarebbe stata più felice se il destino – almeno per una volta – poteva riservarle qualcosa di più ordinario, anche di banale. Certe creazioni, seppur grandi, sono fardelli troppo gravosi per essere retti.



Così, nel perpetramento di queste riflessioni, il cielo piangeva, e lei con esso. Quanto poteva essere misera la sua vita, quando, nel proprio silenzio, si disintegrava la luce che brillava nei suoi occhi. Certe cose, così palesi ai suoi occhi, venivano fatte passare in sordina – perché, dall’altrui giudizio, sempre sottovalutata – pensando che fosse cieca come i più. Ma lei vedeva, e soffriva per ciò che vedeva.



Così la vita delle persone cambia, e il cinismo finisce poi per abbracciarle, quando, per tutta la vita, continui a guardare l’ingiustizia, la miseria e ogni sogno morire. Questo era ciò che l’aveva spezzata, nel suo profondo più tenero. Il senso di incomprensione nei dettami che la vita scandiva minuziosamente, come un metronomo della disperazione, rendeva ogni minuto un’agonia, ogni pensiero una steppa deserta, e ogni sogno una condanna; perché ciò che di più voleva finiva sempre per dissolversi, ma mai prima di averle dato un cenno di possibilità alla quale poteva aggrapparsi così disperatamente.



Così, quella parvenza di vita diventava un’anelo velleitario, un coltello che si piantava nella sua anima e finiva per sanguinare. Forse la vita riserva un ciclo infinito di miseria a chi è incapace di apprendere una lezione dettata dall’alto, che, per forma della natura umana, riesce a sfuggire alla comprensione dell’uomo. Forse era per questo che sempre si ritrovava di fronte alle stesse sfide – vestite in modo sempre diverso – che non riusciva a valicare.



Quindi, quale poteva essere il destino di un’anima così misera? La verità è che non sapremo mai la risposta. Il tempo rivela sempre ogni cosa, ma cosa può rivelare se non c’è interesse nel trovare le risposte e le soluzioni? A volte non esiste una vera conclusione. Nel continuo divenire che è la vita, si dovrebbe crescere, maturare e capire nel profondo le cose, ma forse ormai è più un’eccezione che una regola.


III Duchess of Cantershire

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